Brano: [...] sacrificio di Salvo D'Acquisto (v.) e dei tre fucilati a Fiesole (v.)

il 12.8T.1944.

All’estero, fin dai giorni dev'armistizio molti carabinieri si comportarono con onore’ dividendo con gli altri reparti dell’esercito la sorte di duri combattimenti, spesso conclusisi con efferate stragi da parte dei tedeschi, come avvenne a Cefalonia (v.). Tra le più meritorie, è da ricordare l’opera svolta in Dalmazia dai due tenenti colonnello dell’Arma Attilio Venosta e Luigi Venerandi: con gruppi di loro uomini essi costituirono il nucleo di quell’unità partigiana che successivamente, attraverso un laborioso sviluppo, sarebbe diventata la Brigata garibaldina « Italia ».

Il contributo dato dai carabinieri alla Resistenza si esprime attraverso i 2.115 caduti, i 6.500 feriti e i

2.000 deportati in Germania, per la maggior parte da Roma. 28 furono le medaglie d'oro al valor militare, assegnate quasi tutte alla memoria. L’1.12.1966 è stata presentata in Parlamento una proposta di legge per la concessione della Medaglia d’oro alla bandiera deH’Arma per il[...]

Brano: [...]» nacque come tale soltanto nell'ottobre 1944: concorsero a formarla 2 battaglioni di vecchia costituzione e due nuovi formati con volontari tratti dalle migliaia di prigionieri italiani che venivano via via liberati dalle formazioni partigiane.

Il Battaglione « Garibaldi », originato dalla frantumazione della Divisione « Bergamo », aveva un nucleo centrale costituito da circa 200 carabinieri comandati dai tenenti colonnelli Luigi Venerandi e Attilio Venosta; a questi si unirono, in gruppi o isolati, soldati e ufficiali provenienti da altri reparti. Il Battaglione, duramente impegnato in una serie di combattimenti e d’importanti azioni che lo obbligarono a compiere marce estenuanti, fu comandato dal capitano Francesco Elia e poi dal tenente Ilare Mongilardi; operò inquadrato nella I Brigata Proletaria jugoslava, alla quale si uniformò, sia nell'ordinamento militare che in quello politico. L’altro battaglione, il « Matteotti », fu costituito a Livno il 15.10.1943, al comando del tenente Aldo Parmeggiani. Nei primi combattimenti e nel calvario di u[...]

Brano: [...]ado Luigi Venerandi (comandante del 9° Battaglione Carabinieri) e avuta dai suoi uomini la conferma che molti

lo avrebbero seguito, il 13 settembre i due ufficiali, con 200 carabinieri e 150 militari di altre specialità, accorsi spontaneamente alla notizia della coraggiosa decisione, costituirono il Battaglione “Garibaldi” (v. Jugoslavia, Italiani in). Era la prima unità organica italiana sorta all'estero, per combattere a fian

II generale Attilio Venosta

co dei partigiani di un altro paese. L’armamento iniziale del Battaglione era costituito da 8 mitragliatrici pesanti, 18 mitragliatori, un cannone da 47/32 e un mortaio da 81. Comandato dallo stesso Venosta, il “Garibaldi” entrò in azione all'alba del 14 settembre nei pressi di Salona e combattè ininterrottamente sino al 17, insieme coi partigiani dalmati, per bloccare un’offensiva tedesca appoggiata da artiglieria e aviazione. Successivamente il Battaglione raggiunse la zona di Dubrava, quindi (insieme al Battaglione “Matteotti”, anch’esso formato da militari italiani dello Spalatino) die[...]